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“Biancaneve e i sette nani“
Il noto lungometraggio di animazione “Biancaneve e i sette nani“, prodotto dalla Dinsey nel 1937, è un film con chiari riferimenti all’abuso di cocaina.
Come spiega Mitchell Stephens, docente di storia della televisione alla New York University “Se il nome della protagonista – in lingua originale “snow white” – è già un chiaro riferimento alla polvere bianca, quelli dei nani rappresentano i principali effetti dannoso derivanti dall’assunzione di cocaina“.
Ecco nel dettaglio:
Cucciolo
(in inglese “Doopey”, assonnato) rappresenta il primo sintmono della dipendenza da cocaina: tascuratezza ed insabilità emotiva.
Brontolo
(in inglese “Grumpy”, irritabile) psicotico e intrattabile, rappresenta l’astinenza.
Eolo
(in inglese “Sneezy”, che fa starnuti) rappresenta i danni che la cocaina produce all’apparato orofaringeo e nasale.
Gongolo
(in inglese “Happy”, allegro) rappresenta lo stato di euforia temporaneo che scaturisce immediatamente dopo l’assunzione di coca
Mammolo
(in inglese “Bashful”, schivo) rappresenta gli stadi “post-trip”, quelli in cui il soggetto evita rapporti umani e sociali.
Dotto
(in inglese “Doc”, dottore) saccenza e sensazione di onniscenza ed onnipotenza.
È l’alpha dog del gruppo, rappresenta le sensazioni positive della prima assunzione.
Pisolo
(in inglese “Sleepy”, assonnato) ultimo sintomo dell’assunzione di cocaina: stanchezza patologica e dolori articolari.
29/9/2013
